Wish I had an angel, round robin tra me ed un vero slyth prince

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§ Bellatrix Black Lestrange §
view post Posted on 17/8/2008, 23:58




Piccola introduzione doverosa.
Gentile lettore,
Questa fan fic nasce da una piccola sfida tra due amici.. Luana (luana1985 su efp) e Dario (destino).
Ognuno di noi due scriverà un capitolo a testa.
Il titolo di ciascun capitolo sarà il titolo di una canzone,
saranno regolarmente aggiunti i credits,
ma ATTENZIONE non si tratta di una song fic.
Le parole delle canzoni non compariranno.
Come avrai letto è un rating Rosso, nc17, lemon ecc.. oltre ad essere una round robin.
Anche il pairing potrebbe non piacere: si tratta infatti di una Lucius\Herm -
Ginny\Lucius - Ron\Hermy - Harry\Ginny.
Come da regolamento, TUTTI I PERSONAGGI SONO MAGGIORENNI.
Ci teniamo a puntualizzare per evitare problemi.
Se vorrai leggere e commentare ci farà molto piacere.
Anche le critiche costruttive sono ben accette, ti ringraziamo fin d'ora per la pazienza che avrai nel leggere queste righe.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling, come l'ambientazione ed il resto.
Grazie per aver scelto di leggere questa ff.

§Luana&Destino§




NOTA BENE: Il primo capitolo è opera del mio co-autore che è ben lieto di lasciarmi pubblicare la fic su questo bel forum a tema! ^^

La sfida comincia qui.
A te la penna Principessa!
D.

Wish I had an Angel


-HARRY! RON! GINNY!- Hermione Jane Granger sorrise radiosa correndo verso i suoi storici amici.
Il settimo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts stava per iniziare. Tutto partiva da lì la stazione di King’s Cross, zona centrale della caotica e misteriosa Londra, tra il binario 9 ed il 10, studenti di tutte le età, provenienti da ogni parte del mondo, guardandosi intorno con circospezione, svanivano in una parete di mattoni della storica stazione per ritrovarsi sul “magico” binario 9 e ¾ annunciato da un pannello bordeaux recante il nome dell’unico treno in partenza e in arrivo su quella linea riservata: Hogwarts Express.
Si trattava di un settimo anno tutto speciale.
Voldemort era stato sconfitto, i ragazzi recavano ancora le profonde ferite derivanti dalla perdita degli amici. Le risa di Fred Weasley non sarebbero più state sentite, nessuno avrebbe potuto più trovare divertente far innervosire Nymphadora per osservare i suoi capelli diventare rosso fuoco, Remus non avrebbe più avuto bisogno dell’anti-lupo, l’instabile occhio di Moody non avrebbe scrutato più nessuno, Edvige non avrebbe più protestato dall’interno della gabbietta per chiedere di essere liberata, Colin Canon non avrebbe più scattato foto con entusiasmo.
Ma la vita continuava, DOVEVA continuare, era forse stato vano il loro sacrificio?
Tutti si erano battuti sperando in un futuro diverso, ci credevano; il minimo che i supertstiti potessero fare, era vivere.
Ronald Weasley, Ginevra Molly Weasley ed Harry James Potter erano stati tra gli ultimi studenti ad attraversare la barriera tra il mondo dei muggle e quello dei wizards, in ritardo come tutti gli anni.
I nostri giovani amici avevano deciso di finire la scuola, proprio così…stavano salendo per l’ultima volta sul treno che li avrebbe condotti nella loro Hogwarts, covo di importanti ricordi felici e brutti momenti, per frequentare l’ultimo anno e conseguire i M.A.G.O.
Era in realtà un modo per stare tutti insieme, sentirsi ancora vicini mentre il futuro bussava insistentemente alla loro porta.
Hermione non aveva trascorso le vacanze estive alla Tana come di consueto, non aveva fatto acquisti, come d’abitudine, con i tre amici e la signora Weasley; era invece stata in vacanza con i genitori che iniziavano a trovare interessante e non più terrorizzante la loro piccola streghetta.
-Herm!- un Harry sorridente ma turbato abbracciò con slancio l’amica.
Ginny fece lo stesso ridacchiando entusiasta.
Ron, dal canto suo, avvampava regolarmente alla vista della mezzosangue, ma adesso, adesso lui ed Hermy condividevano qualcosa. La baciò teneramente sulle labbra.
-Mione- disse porgendole uno zainetto –Sono tutti i libri di testo di quest’anno e gli strumenti che ci serviranno, proprio come hai richiesto- le sorrise ed aggiunse in un sussurro –Mi sei mancata-
-Grazie Ron!- esclamò la ragazza prendendo lo zaino –anche tu- ammise a voce bassa
-Me ne sono occupata io a dire il vero- intervenne Ginny ricevendo un’occhiataccia dal fratello –Ronnuccio si annoiava tra i libri-
L’orgogliosa gryffindor rise –Ronnuccio?-
-Non chiamatemi così chiaro?- sbottò il rosso salendo sul treno
-Ma dai! Tanto la Brown non c’è quest’anno!- lo prese in giro Harry
Si fiondò in una carrozza vuota
-Guardate, c’è Nott!- Harry stava indicando il biondo serpeverde che stava entrando nella carrozza riservata ai prefetti avvolto in un completo nero.
Sentendosi osservato, Theo si voltò a guardarli e ghignò –San Potter, Mezzosangue, Piattola…chi manca? Ah Lenticchia! Sarò così fortunato da non incontrarlo quest’anno?
Forse la cara mamma lo ha bollito nella povera zuppa che consumate al porcile Weasel?-
Ginny lo incenerì con lo sguardo mentre Hermione lo ignorava entrando nella carrozza trascinandosi dietro un Harry imprecante.
-Granger se il fidanzatino pezzente è lì, raccattalo e cercate di fare il lavoro che vi è stato assegnato. E’ vero che voi grifonfessi siete tutti degli incapaci, ma scegliere anche quest’anno i peggiori come prefetti è stata davvero una mossa molto stupida- Nott scomparve nello scompartimento.
-Sarà meglio andare Mione- disse Ron alzandosi
-Già, meglio fargli vedere quanto valiamo!- replicò la mezzosangue
-Non me ne frega niente, non devo dimostrare proprio un bel nulla a quel mangiamorte- il rosso uscì
-A dopo ragazzi- dissero in contemporanea i due amici.

Nello scompartimento dei prefetti, Hermione si mise seduta nel posto libero accanto al finestrino.
Aprì il libro che aveva portato con sé ed iniziò a leggere mentre Ron le sedeva accanto tentando di prendere sonno.
Ma Morfeo approfittò prima della mezzosangue che si appisolò col viso poggiato al finestrino ed il libro sulle gambe; Weasley non le staccò gli occhi di dosso, pensò che mentre dormiva era ancora più bella e tenera di quando era assorta nella lettura.
-Così la consumi, scattale una foto, durerà di più!- Theo irruppe in una risata mentre prendeva in giro Ron –anche una sangue sporco come lei è troppo per te, te ne accorgerai presto-
-Chiudi quella fogna- replicò con convinzione Ronald
La fastidiosa risata di Nott riempì lo scompartimento per circa cinque minuti, poi scemò in contemporanea con lo spostamento della sua attenzione da Ron a Pansy.
La mora non si era diplomata; l’anno appena trascorso aveva visto Hogwarts gestita dal preside Severus Piton, molti genitori avevano preferito far tornare a casa i propri figli.
I Parkinson avevano tenuto Pansy a casa a partire dalle vacanze di Natale rendendole impossibile terminare la scuola.
I due serpeverde iniziarono a scambiarsi occhiatine e a bisbigliarsi quelle che, secondo il parere del grifondoro dovevano essere oscenità…
Libero dalle occhiate dell’irritante ed odioso biondino, il rosso si lasciò trasportare dai pensieri.
Bill e Fleur si godevano il loro matrimonio felice, George gestiva magistralmente i tiri vispi, gli affari andavano discretamente.
Arthur era stato promosso e lavorava al Ministero della Magia intento con gli altri auror a raccogliere i pezzi tentando di ricostruire un equilibrio;
Ginny ed Harry potevano amarsi senza temere più l’uno per la vita dell’altra e sembravano essere davvero felici, ancora lo infastidiva vederli in atteggiamenti equivoci, ma ci stava facendo l’abitudine.
Malferret non sarebbe stato con loro, il serafico purosangue avrebbe frequentato Durmstrang perché la sua educazione fosse degna di un partito appetibile e dai modi impeccabili quale stava diventando.
Neville e Luna erano...beh, erano Neville e Luna.
Cho Chang aveva preferito Beauxbaton, mentre Dean Thomas e Seamus Finnigan non avrebbero perso un anno di Quidditch e avventure neanche per tutti i galeoni del mondo!
Le sorelle Patil si erano trasferite da qualche parte in Europa e lui…Ron adesso aveva la sua Mione, l’amava, la venerava, adorava contemplarla ed ancora di più baciarla, sentirla sua come nessuna ragazza lo era stata, lei era speciale.
*

Il viaggio giunse al termine dopo diverse ore, ormai gli studenti vi erano abituati, era stato, tutto sommato, un tragitto tranquillo a parte due momenti “difficili”…
Il primo si era verificato dopo circa un’ora dalla partenza: Neville Paciock gironzolava con la testa tra le nuvole negli stretti corridoi dell’espresso con una provetta colma di lacrime di Mandragora, si era scontrato con una Ravenclaw del quarto anno dando luogo ad effetti disastrosi.
La ragazza aveva sbraitato, inveito contro Neville per la macchia che il liquido aveva lasciato sul suo prezioso maglioncino; tutti avevano riso ed i prefetti, inizialmente allarmati dalle urla, avevano fatto capolino dalla carrozza per poi alzare gli occhi al cielo e tornare ai propri posti.
Il secondo aveva visto discutere animatamente Micheal Corner, prefetto corvonero con Pansy Parkinson, prefetto serpeverde. L’oggetto del contendere era stabilire se un serpeverde del primo anno che aveva intenzionalmente confuso la venditrice di dolciumi e bevande varie, in modo da non pagarle una sostanziale parte di quanto acquistato, fosse da punire oppure no .
Ovviamente Pansy difendeva il ragazzo ritenendo la punizione una cosa ridicola e l’avvenimento una bravata goliardica, Micheal era di tutt’altro parere e pretendeva che fosse richiamato ufficialmente come monito per tutte le teste calde.
Tutti sul treno si erano fatti un’opinione in proposito e la disputa, finì per cadere nel dimenticatoio non appena il fischio dell’espresso di Hogwarts annunciava l’arrivo alla stazione di Hogsmade vista la fretta con cui gli studenti si precipitarono sui Thestral.
In sala grande, Minerva McGranitt, preside di Hogwarts attendeva gli studenti con il corpo insegnati al completo. Una sola sedia era vuota, ma non lo sarebbe stata a lungo.
Prima che la cena fosse servita, come di consueto, i “primini” come venivano definiti dagli studenti che già dal secondo anno iniziavano a sentirsi dei veterani, sarebbero stati smistati.
Con il clima di ritrovata serenità, nessuna famiglia aveva risposto negativamente alle lettere che invitavano all’iscrizione dei propri figli alla scuola di magia e stregoneria, anzi quest’anno, gli studenti erano più del previsto!
Quando lo smistamento fu completato con un cappello parlante più pimpante e chiacchierone del solito, la preside fece il suo toccante discorso inaugurale:
-Cari ragazzi, benvenuti!
Sono lieta di vedervi tutti qui, siete numerosi, finalmente Hogwarts torna ad essere colma delle vostre risa, delle vostre voci, della vostra presenza.
Ho l’onore di rivedere molti volti noti che non è il caso di far avvampare dall’imbarazzo con parole, complimenti e discorsi che non renderebbero giustizia a sufficienza a chi ha contribuito a rendere possibile tutto questo.
Ognuno di voi ha messo tutto se stesso in una battaglia che ci ha visto vittoriosi, ho promesso che non avrei parlato di questo, ma sento la necessità di chiedervi di alzarvi in piedi e di onorare con un minuto di silenzio i nostri amici caduti-
Con un brusio ed un rumore infernale di sedie che venivano spostate, tutti si alzarono in piedi, per un intero minuto scandito dalla grossa pendola che troneggiava nella sala, un surreale silenzio discese nel luogo più confusionario del castello, dove soltanto una volta prima di allora non si era sentita neanche una mosca volare: il funerale di Cedric.
Minerva riprese per concludere il discorso.
-Vi auguro uno splendido anno scolastico, ho un ultimo annuncio da fare…
Il vostro nuovo insegnante di Pozioni è il signor Lucius Abraxas Malfoy-
-COSA?????- fu l’urlo che si levò da un ben noto tavolo accompagnato dall’inconfondibile –Per le mutande di Merlino!- di Ron Weasley mentre un uomo dall’impeccabile aspetto, i lunghi capelli biondi, due occhi gelidi come il ghiaccio puro e l’inconfondibile bastone terminante in una testa di serpente dagli occhi di smeraldo faceva il suo ingresso accomodandosi nel posto vuoto al tavolo dei professori.
L’anno era ufficialmente iniziato.

(Keep on breathing – Michaelson)
 
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